Considerazioni finali su Love Me Knight-Kiss Me Licia: un manga in musica dall'animo progressista
A dicembre 1983 non giunge alla conclusione solo uno degli anni più intensi della decade, ma anche una delle serie manga da noi più celebri (anche se più per l'anime) di tutti i tempi, Love Me Knight, o, come la conosce la stragrande maggioranza della popolazione, Kiss Me Licia.
Nato dalla penna della compianta Kaoru Tada, il manga era già stato da noi affrontato qui, ai tempi del suo inizio, ed è ora giunto il momento di analizzarne, e descriverne, la conclusione.
Qual è, dunque, l'eredità di Love Me Knight?
Definirla non è così facile come sembra, perché, per assurdo, quello che nel nostro paese è un mito indiscusso, in patria è un manga piuttosto di nicchia, nonostante i grandi nomi che si sono dedicati all'anime.
Kaoru Tada era una grande mente, una donna dagli interessi anticonformisti, soprattutto per la società giapponese dell'epoca, e soprattutto un'autrice profondamente progressista, come si può notare leggendo il suo manga, da noi, più famoso.
La serie affronta tematiche come la metrosessualità e l'ambiguità sessuale con una delicatezza e una leggerezza invidiabili, soprattutto per un'opera dell'epoca non a stampo umoristico: dal presunto lavoro "in un gay bar" di Satomi, alla "bizzarria" del cantante del gruppo dei Kiss Relish, molti personaggi amano scherzare sull'omosessualità come se non fosse nulla di strano, come se fosse normale, e lo è, ma questo, in un manga anni '80, è profondamente difficile da realizzare, e la Tada lo fa.
Un grande amore (è proprio il caso di dirlo!) di Kaoru Tada che traspare dalle pagine di Love Me Knight è quello per la musica, cosa che appare fin troppo ovvia, di primo acchitto.
Tuttavia, un'analisi superficiale non è che la punta dell'iceberg di quella che è la passione dell'autrice per il rock: in giro per il manga è pieno di manifesti, canzoni, citazioni a gruppi e musicisti orientali e occidentali in ogni dove, segno dell'enorme cultura musicale che la "mamma" di Licia portava con sé e nutriva continuamente con nuovi album, nuovi concerti, nuovi gruppi.
Più che la storia d'amore, dunque, comunque molto bella, sono la passione per la musica e la mente aperta dell'autrice a rendere Love Me Knight un manga forse non di grande successo, ma di sicuro unico: estremamente personale, talmente personale che, in un certo senso, la Tada e Licia vivranno lo stesso destino.
Alla fine del manga, infatti, durante il matrimonio (lo possiamo dire? Suvvia, s'è visto pure nel mitico telefilm nostrano) della coppia principale, Mirko/Go canta a Licia/Yakko una canzone di un gruppo chiamato Presence: ebbene, due anni dopo (più o meno), la stessa Kaoru Tada sposerà il cantante dei Presence, che le resterà accanto fino alla sua prematura scomparsa, avvenuta per un incidente domestico nel 1999.
In un'epoca in cui tutte volevano sposare Simon Le Bon, lei ha sposato Shigeru Nishikawa, e direi che è stata felicissima così.
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