Culture Shock: Impressioni finali su Fortezza Superdimensionale Macross
In un periodo in cui il mondo del mecha stava andando incontro a diversi stravolgimenti, una serie come Macross, che prende spunto dalla recente rivoluzione attuata da Gundam e decolla (letteralmente) verso un'identità tutta sua, sicuramente non può che far colpo sul pubblico giapponese.
Giunti alla fine della (prima) serie, è il caso di tirare le somme sulle avventure parabelliche di Hikaru Ichijo, Lynn Minmay e compagni.
Uno dei punti d'interesse più grandi di Macross è sicuramente l'autocritica un po' intrinseca di tutta la storia: due popolazioni in lotta tra loro, solo perché una delle due, in tutta la sua esistenza, non ha conosciuto altro se non la guerra, ed è profondamente restia ad assimilare la "cultura" che i terrestri hanno sviluppato, insieme al senso per la pace.
Per un paese storicamente belligerante come il Giappone, che in quegli anni (siamo, ricordiamolo, nel 1983) stava cominciando ad aprirsi alla cultura occidentale con un fortissimo scontro generazionale di conseguenza (avete presente l'odio di Marrabbio per il rock in Kiss Me Licia? Ecco), una trama simile è certamente un'allegoria delle sue vecchie cattive abitudini, visto che l'apertura ad altre culture, in Macross, è la vera "chiave" per sconfiggere l'ombra della guerra.
Va aggiunta la grande "multimedialità" di Macross: nel corso della serie, il personaggio di Lynn Minmay diventa una cantante, esibendosi in diversi brani veri e propri, trasformando la sua doppiatrice Mari Iijima in una vera celebrità: Lynn Minmay è la prima vera "idol virtuale", con un esercito di adoratori reali in giro per il mondo, tanto che, al momento del doppiaggio americano della serie nei primi anni 2000, la stessa Iijima venne scelta per doppiare Minmay anche in inglese.
Come ben sappiamo noi italiani, gli anni '80 giapponesi saranno ricchi di idol a cartoni che canteranno sugli schermi televisivi e si piazzeranno ben salde nell'immaginario collettivo, tant'è che, cinque giorni dopo la fine di Macross, inizierà una serie a dir poco...
Incantevole.
Macross, dunque, salpa nuovamente verso le stelle della fama, e i suoi numerosissimi sequel e spin-off tutt'ora in corso di pubblicazione non fanno che dimostrarlo.
Certo, forse non ci si aspetta da un anime mecha il lancio della moda delle idol a cartoni, ma d'altronde, Fortezza Superdimensionale Macross è un mecha atipico, che si concentra più sulla vita privata dei suoi personaggi (e su come la guerra la rovini) che sugli scontri armati veri e propri.
Un punto di vista inusuale, ma che permette alla serie di avere una personalità fortissima.
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