See you, space pirate: Considerazioni Finali su Space Cobra
Il 19 maggio 1983, trentun episodi dopo l'inizio della sua avventura, Space Cobra raggiunge la sua conclusione, portandosi via il suo carico di azione, fantascienza e belle donne.
Nonostante il manga di Buichi Terasawa fosse ancora in corso, la serie riesce comunque ad avere un finale soddisfacente, e che si comporta come tale.
Un po' James Bond spaziale, un po' megamix di tutti i ruoli cinematografici di Harrison Ford o quasi, Cobra è un protagonista flemmatico ma divertente, a caccia tanto di avventura quanto di ragazze, anche perché la sua unica compagna d'avventura è Lady, un Armaroid, cioè un androide avanzatissimo con una coscienza propria.
Armato di un "antico" revolver e della sua Psycho-gun, un fucile energetico al posto del braccio che si carica con la forza mentale del suo possessore, Cobra si lancia in una miriade di avventure spaziali, sfuggendo alla Gilda dei Pirati Spaziali a cui non si vuole unire e alla Pattuglia Galattica che gli sta sempre alle costole.
L'universo narrativo creato da Buichi Terasawa e adattato per la tv dal mitico Osamu Dezaki (Rocky Joe, Lupin III) è quanto di più eclettico possibile: a bizzarre razze aliene e navi spaziali fanno compagnia pianeti dove i mari sono fatti di sabbia, spade senzienti che si costruiscono corpi robot per muoversi, geni della lampada e gigantesche statue divine fluttuanti nello spazio.
L'avventura è il comune denominatore degli episodi di Space Cobra, e l'intera serie ne è impregnata, sia che si tratti di vicende da una puntata, sia che si tratti di archi narrativi più lunghi.
Questa è una serie che in Italia avrebbe meritato ben più successo.
RispondiEliminaNon sapevo che comunque le hanno dato un finale coerente nonostante il manga fosse in corso... come hanno risolto?
Moz-
Da quel che ho capito, hanno semplicemente chiuso con un arco narrativo "potente" che c'era anche nel manga, anche se non era l'ultimo.
EliminaUn po' alla Ken il Guerriero quindi, che su carta continua anche dopo Kaioh.