Lamù: Only You, il debutto alla regia cinematografica di Mamoru Oshii

 Nei casi più sfortunati, il matrimonio può trasformarsi in un cosiddetto "errore di gioventù", ma nel mondo di Lamù-Urusei Yatsura, anime ispirato al leggendario manga di Rumiko Takahashi che, qui sul blog, ci fa compagnia da tanto tempo, gli errori di gioventù legati al matrimonio possono pieghe assurde e "galattiche".

Lamù: Only You vede la luce nei cinema giapponesi per la prima volta nel febbraio del 1983, e segna anche il debutto di Mamoru Oshii come regista cinematografico.

Un dimenticato evento dell'infanzia ritorna a farsi sentire quando Ataru Moroboshi si ritrova promesso sposo di una ragazza aliena, o meglio, di un'altra ragazza aliena: quando era bambino, calpestò, giocando, l'ombra di una bimba conosciuta al parco, senza sapere che questa fosse extraterrestre e che nella sua cultura questo gesto è considerato è una proposta di matrimonio.

Undici anni dopo, la ragazza, Elle, principessa di un pianeta lontano, manda i suoi uomini a prelevare il giovane e unirsi in matrimonio con lui...
Ma Lamù, Shinobu e gli altri hanno qualcosa da ridire.

In realtà, la prima avventura cinematografica di Oshii fu quasi casuale: il regista del film era un altro, ma abbandonò il progetto in corso d'opera e lui dovette prenderne le redini, cosa che lo costrinse a ultimarlo in quattro o cinque mesi.

Fu, ovviamente, un lavoraccio, e Oshii non è totalmente soddisfatto dello stesso, perché aveva poca libertà decisionale e un produttore che continuava a chiedergli di cambiare cose: per il regista, questo film è solo un "episodio lungo" dell'anime, cosa che gli lascia un po' d'amaro in bocca.

Di tutt'altro avviso è la mamma del manga originale, Rumiko Takahashi: questo è infatti il suo preferito tra i lungometraggi dedicati a Lamù e compagni, forse, chissà, anche perché è stata la prima volta che le sue creature hanno raggiungo il grande schermo.

Checché ne pensino mamma e papà, la prima apparizione cinematografica dei pazzi eroi di Urusei Yatsura è davvero un "episodio lungo", ma questo non è necessariamente un male: come l'anime, infatti, sia che inventi, sia che si basi sul materiale del manga, il film riesce a intrattenere, divertire e fare sfoggio di diversi esercizi di stile, e questa è una gran bella prima prova.

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