Identità svelate: Space Cobra, Episodio 1
Un nuovo tassello si aggiunge a quello che potremmo definire il "1982 fantascientifico": dopo l'uscita del film l'estate precedente, infatti, vede la luce anche la serie anime di Cobra, manga di Buichi Terasawa che grande successo stava avendo sulle pagine di Weekly Shonen Jump.
Al timone del progetto anime, sempre Osamu Dezaki, papà di Madhouse e mente coinvolta in grandi progetti come Rocky Joe e Lady Oscar.
Siamo in un futuro remoto: un impiegato di nome Johnson fa una vita ordinaria, tra lavoro e divertimenti.
Una sera decide di andare alla Trip Movie Corporation, un centro dove è possibile fare dei "sogni su richiesta" per puro intrattenimento.
Johnson sogna di essere l'avventuriero Cobra, che combatte i pirati spaziali con la Psychogun montata al braccio sinistro.
Più tardi Johnson scoprirà che quello non era un sogno, ma ricordi veri e propri: lui è davvero Cobra, e ha cambiato volto, facendosi cancellare i ricordi, per poter vivere una vita normale e sfuggire ai pirati spaziali, che hanno messo una taglia sulla sua testa.
La sua domestica robot si rivela essere la sua compagna d'avventure Lady Armaroid, e insieme riprendono a combattere i loro nemici in giro per lo spazio.
Allievo di Osamu Tezuka, Terasawa concepisce il mondo di Cobra come un mix di Spaghetti Western e film di samurai, ambientato nello spazio; tra le sue ispirazioni, inoltre, troviamo anche i lungometraggi Disney, soprattutto per quel che riguarda design e acconciature di alcune delle sue (numerosissime) ragazze.
La presenza di molti personaggi femminili attorno al protagonista lo avvicinano a James Bond, con la flemma di un Jean-Paul Belmondo, in un mondo vicino anche a Star Wars.
Tante ispirazioni, dunque, ma tanto sarà, l'opera, d'ispirazione per altri capisaldi futuri (ne parleremo a tempo debito).
Ultima curiosità: l'adattamento americano del manga venne curato da Marv Wolfman, la mente dietro The New Teen Titans.
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