Batticuori di mezzanotte: Ransie la Strega, Episodio 1

 Sarà pure un rimarcare l'ovvio, ma il genere degli anime con "ragazze divertenti", a inizio anni '80, era in perenne esplosione: le emittenti televisive e le case di produzione cercavano continuamente nuovo materiale da animare, andando a ripescare manga shojo (per ragazze) più vecchi come Pollon o, al contrario, animando serie recenti, recentissime, anche troppo: l'anime di Ransie la Strega vede la luce quando, del manga, era stato pubblicato un solo volume, ma tanto bastò, evidentemente, alla Nippon TV per portare le avventure della tenera Ranze sul piccolo schermo.

Ranze Eto è un'adolescente che, come tanti altri, fa stare in pensiero i suoi genitori; la differenza coi suoi coetanei, però, è che lei non lo fa apposta: semplicemente, nonostante sia la figlia di un vampiro e di una donna lupo non ha ancora manifestato poteri magici!

Lei, il suo fratellino e i suoi genitori, infatti, provengono dal Mondo Magico (e non dall'Inferno, come viene detto nell'adattamento italiano dell'anime) e in teoria dovrebbero possedere tutti poteri sovrannaturali, ma Ranze, fino ad oggi, è sempre stata normalissima.

Almeno finché una rissa con una sua compagna di classe (c'è di mezzo un ragazzo, ti pareva...) non fa scattare qualcosa dentro di lei...

La trasposizione televisiva, al primo episodio, mantiene tutta la carica comica e la carineria del manga originale, rappresentando la protagonista come una tipa risoluta e furbetta con due genitori fuori di testa, alle prese con problematiche "normali" rese assurde dalla bizzarra natura della sua famiglia.

Queste qualità, tuttavia, probabilmente non erano abbastanza per avere successo, secondo i produttori, che decisero di prendere spunto da altre serie anime in onda in quel periodo per attirare pubblico...

Le sigle originali pescano, infatti, a piene mani dal percorso tracciato da Lamù: la sigla d'apertura è un motivo dallo stile molto sudamericano che si allontana dalla canzone tradizionale giapponese, mentre l'ending è molto più disco, ma soprattutto è un bel po' off topic per quel che riguarda le immagini.

La conoscono più o meno tutti: nella sigla si vede Ranze ballare indossando solo un lungo mantello nero: perché, visto che la serie non ha nessun tipo di scena anche solo ironicamente "stuzzicante" o comunque rivolta all'attenzione del pubblico maschile?
Probabilmente, l'idea era quella di attirare il suddetto pubblico, proprio come faceva Lamù nella sua fortunatissima serie animata (che comunque aveva un target maschile).

Ulteriore segno che, principalmente, Ransie raggiunse il piccolo schermo in fretta per cavalcare l'onda degli anime con protagoniste femminili che tante soddisfazioni avevano dato ai canali televisivi d'epoca.


Commenti

  1. Me lo ricordo perfettamente é stato uno dei primi anime che ho guardato, dalle mi parti lo trasmetteva una rete locale, Non sapevo della trasposizione errata mondo magico/inferno ma in quegli anni molti anime hanno avuto qualche problemino di trasposizione.

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  2. eh si quanti ricordi, uno dei miei anime preferiti e anche uno dei primi, Ransie la strega la adoravo immancabili i pomeriggi dopo i compiti seguire le sue avventure, che non definirei per bambini anzi, seppur in modo scherzoso affrontava argomenti davvero tosti, come il bullismo, l'ermarginazione, il rapporto conflittuale degli adolescenti con i genitori e i compagni di scuola oltre ai dubbi del primo amore, e i doveri verso la famiglia, quante volte ho pensato mi piacerebbe avere i suoi stessi poteri per fare quel che voglio e come lo voglio, ti faccio i complimenti per avermi fatto piangere, e ricordare che anche io ho avuto un periodo felice, grazie per questo articolo.

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