Addio, terra natale: Capitan Harlock-L'Arcadia della Mia Giovinezza
All'ondata di film estivi a tema fantascientifico non poteva non partecipare il mitico Leiji Matsumoto, uno dei padri del genere dal punto di vista dell'animazione giapponese, e lo fa con il suo personaggio più celebre: Capitan Harlock, in un film che ne ri-narra le origini, e fa, in un certo senso, da perno all'universo narrativo dell'autore.
L'Arcadia della Mia Giovinezza racconta, infatti, le origini di Harlock e la sua partenza per lo spazio profondo.
Agli inizi del ventesimo secolo, il pilota d'aereo Phantom F. Harlock cerca di superare le montagne di Howard Stanley in Nuova Guinea, impresa non da poco, dato il presunto spirito di una strega che le infesta.
Durante la Seconda Guerra Mondiale, Phantom F. Harlock II è a sua volta un pilota d'aerei, che cerca di accompagnare il suo amico Tochiro in terra neutrale, la Svizzera.
Alla fine del trentesimo secolo, Harlock è un ufficiale dell'esercito terrestre che, al rientro sul pianeta natale, scopre che è stato invaso dagli alieni Illumidus e i suoi simili sono stati ridotti in schiavitù.
Con il nuovo amico Tochiro e la vecchia conoscenza Emeraldas, Harlock cercherà di liberare il suo pianeta dalla schiavitù, dando il via alla serie di eventi che lo porteranno a diventare il pirata più ricercato dello spazio.
Diversi elementi del film ricordano alcune situazioni realmente occorse durante la Seconda Guerra Mondiale: un esempio perfetto è il ruolo di Maya, soprannominata "La Rosa", la cui attività radiofonica clandestina per infondere coraggio e speranza nei terrestri è simile alle trasmissioni clandestine della Resistenza Francese durante l'occupazione tedesca, o alle annunciatrici giapponesi, conosciute come "Tokyo Rose", che davano notizie dal fronte nel corso del conflitto.
Il film rielabora, inoltre, diversi avvenimenti narrati in flashback nella serie animata storica: mentre lì viene detto che Harlock e Tochiro sono amici d'infanzia, qui si conoscono già adulti, ma viene comunque mostrato che tra i loro antenati c'era un forte legame.
Anche il luogo di costruzione dell'Arcadia è differente, visto che viene assemblata sulla Terra e non su un pianeta alieno.
Sia come sia, una cosa è certa: il lungometraggio rende giustizia al mito di Matsumoto e di Harlock, anche grazie a una colonna sonora orchestrale di grande atmosfera.
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