Dove nessun film è mai giunto prima: Star Trek II: L'ira di Khan
Hollywood, 1982: la Paramount Pictures realizza un sequel del film Star Trek: The Motion Picture, con la ferma intenzione di raddrizzare i pareri non proprio positivi della critica riguardo lo stesso.
Per farlo, come prima cosa, "rimette insieme la banda", ossia gli attori storici della leggendaria serie televisiva.
Poi, defenestra lo sceneggiatore del primo film, Gene Roddenberry, già al timone di diversi episodi della serie televisiva e con il copione di questo sequel, secondo il quale l'equipaggio dell'Enterprise sarebbe dovuto tornare indietro nel tempo a garantire l'omicidio di J. F. Kennedy per riparare una linea temporale alterata, già in mano.
La Paramount gli dice "magari no" e fa entrare in scena Harve Bennett, che del telefilm originale non aveva mai visto nulla, ma dopo un ripassino aveva bene in mente come adattare le avventure degli esploratori spaziali sul grande schermo.
2285: la nave spaziale Reliant è in cerca di un pianeta morto, per testare il suo nuovo "progetto Genesi", in grado di terraformare lande prive di vita a una velocità profondamente accellerata.
Si imbatte però in Khan, superumano geneticamente modificato esiliato su un pianeta, un tempo rigoglioso ma poi andato in rovina, dal capitano Kirk quindici anni prima.
Khan brama e trama vendetta, proprio quando Kirk abbandona momentaneamente il suo troppo statico ruolo di ammiraglio per tornare a viaggiare a bordo dell'Enterprise.
Il più grosso problema nella produzione del film fu quello di realizzarlo con meno di quarantacinque milioni di dollari: un'impresa apparentemente impossibile per un film fantascientifico, ma che si riuscì comunque a compiere riutilizzando alcune vecchie scenografie e risparmiando un po' sugli effetti speciali, che vennero forniti anche dalla leggendaria Industrial Light & Magic.
Il film è anche il primo ad offrire una scena (anzi, due) interamente in computer grafica, realizzata dal team dedicato alla CGI della Lucas Films, un gruppo che più avanti sarebbe diventato indipendente col nome di Pixar.
Il film ottenne grandissimo successo di pubblico, realizzando quello che all'epoca fu il più grande incasso nel weekend d'apertura della storia.
Anche l'accoglienza della critica fu particolarmente positiva, considerando il film come ciò che ha "salvato Star Trek" e ne ha rinnovato l'interesse tra gli spettatori.
Solo una cosa non piacque: un certo evento drammatico nel finale, a cui, però, verrà posto rimedio in seguito.
Lunga vita e prosperità \\//
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