Cimmeri virili: Conan il Barbaro
Dopo Flash Gordon, la famiglia De Laurentiis torna a produrre un film ad alto budget tratto da un classico della letteratura, stavolta scritta e non (del tutto) a fumetti: Conan il Barbaro, personaggio cult di Robert E. Howard.
Il film era in gestazione da circa un decennio, e il rinnovato interesse per le epiche fantasy destato da Star Wars fece sì che si potesse, finalmente, dare vita al Cimmero sul grande schermo.
Conan, orfano, schiavo, gladiatore, riesce a riconquistare la libertà in un mondo medievale dove vige la legge del più forte.
Egli è un Cimmero, appartenente a un popolo che conosce il segreto dell'acciaio, metallo prezioso perché in grado di forgiare armi invincibili.
Durante il suo peregrinare, Conan si troverà faccia a faccia con l'uomo che ha sterminato la sua gente, e sarà costretto a capire quanto è importante la forza di un'arma e quanto è importante la forza di colui che la impugna.
Nei suoi dieci anni di concepimento, il film vide diversi cambi di rotta e rimaneggiamenti: tra i vari scrittori coinvolti nella realizzazione delle molteplici versioni della sceneggiatura troviamo il leggendario fumettista Roy Thomas (coinvolto in altri progetti legati a Conan per la Marvel) e uno script, scritto sotto effetti di sostanze poco simpatiche da Oliver Stone (che poi sarebbe diventato effettivamente uno degli sceneggiatori), in cui un Conan in un mondo post-apocalittico avrebbe lottato contro un'orda di 10.000 mutanti.
Fortunatamente, si tornò al fantasy tradizionale, e quando fu il momento di dare un volto al Cimmero, vennero opzionati Charles Bronson e Sylvester Stallone, ma dopo aver visto un docufilm sul bodybuilding, i produttori si resero conto che Arnold Schwarzenegger sembrava uscito da un dipinto del leggendario illustratore legato a Conan Frank Frazetta.
Una scelta felice, che lanciò Schwarzy nell'olimpo del cinema.
Il film sarebbe dovuto uscire a Natale 1981, ma le diverse scene di violenza richiesero più editing e censure del previsto, e la sua uscita venne posticipata al maggio dell'anno successivo.
Sin dall'agosto del 1980, gli attori protagonisti vennero allenati alle arti marziali da Kiyoshi Yamazaki, cintura nera di karate e maestro spadaccino, che fece loro ripetere ogni mossa quindici volte prima di effettuare ogni ripresa, perché il suo obiettivo era quello di far sembrare gli attori dei guerrieri esperti, profondamente abituati all'uso delle armi.
Yamazaki ha, inoltre, un cameo all'interno del film, proprio nel ruolo di uno degli istruttori del giovane Conan.
Non è, inoltre, l'unica influenza di stampo orientale all'interno del film: la battaglia finale tra Conan e gli uomini del malvagio Doom (interpretato da James Earl Jones, che con i cattivi c'aveva preso l'abitudine) è ispirata a I Sette Samurai di Kurosawa, e la scena in cui Conan viene protetto dagli spiriti maligni tramite la pittura di simboli su tutto il suo corpo ricorda la storia folkloristica di Hoichi Senza Orecchie, vista anche nel film Kwaidan.
Inoltre, il personaggio di Subotai è ispirato all'omonimo generale di Genghis Khan, piuttosto che a personaggi trovati nei romanzi originali.
Sempre più, l'occidente stava restando affascinato e influenzato dal mondo orientale, e questo avrebbe portato a una maggiore diffusione delle opere giapponesi in futuro.
La fedeltà alle opere originali è relativa, con personaggi che sono più dei "mix" di quelli dei romanzi rispetto a delle fedeli trasposizioni, così come la trama stessa è il risultato della "fusione" di diverse avventure di Conan.
Pur non riuscendo a diventare un blockbuster, il film divenne indubbiamente un cult, oltre ad influenzare profondamente il genere fantasy "di spada e magia" ed esserne considerato il termine di paragone fino al Signore degli Anelli del 2001.
Un'ultima curiosità: le scene d'azione sono state girate quasi totalmente dagli attori stessi, non senza rischi: in una scena di combattimento, l'attrice protagonista Sandahl Bergman si è quasi tagliata un dito a causa di un errore di una comparsa.
Che barbarie.
Grande film, io aspetto ancora la terza avventura conclusiva con Conan finalmente re e anziano.
RispondiEliminaNon sapevo dell'incidente al dito, non sapevo che Stone avesse scritto un soggetto così assurdo... per fortuna l'hanno fatto fantasy.
Moz-
Va bene che il post-apocalittico ai tempi si portava, e che un paio di personaggi nel film sarebbero effettivamente diventati protagonisti di un anime post-atomico...
EliminaMa così è troppo :D