Forze della natura: considerazioni finali su Taiyo Sentai Sun Vulcan

Immancabile appuntamento annuale, per i bambini giapponesi, è quello con la serie Super Sentai di turno, rinnovata anno dopo anno con nuove avventure, nuovi protagonisti e nuove tematiche.
Il 1981 è stato l'anno di Taiyo Sentai Sun Vulcan, ultima serie coprodotta da Toei Animation e Marvel Comics.
Vediamo cos'ha avuto da offrire, tra l'81 e l'inizio dell'82, il magico mondo di tutine colorate e pose improbabili partorito dalla sempre florida mente collettiva Toei.
L'Impero delle Macchine Black Magma, guidato da Hell Saturn, si prepara ad attaccare il mondo civilizzato, concentrando i suoi sforzi sul Giappone per impadronirsi della sua energia geotermica e sostituire gli esseri umani con creature meccaniche.
Le Nazioni Unite rispondono formando la squadra speciale Sun Vulcan, con il compito di proteggere la pace dalla minaccia di Black Magma.
Ryusuke Ohwashi (più tardi sostituito da Takayuki Hiba), come rosso Vul Eagle, Kinya Samejima, il blu Vul Shark, e Asao Hyou, il giallo Vul Panther, affiancati dal comandante dei Guardiani della Pace Mondiale, Daizaburo Arashiyama, da sua figlia Misa e dalla loro cagnolina parlante CC, dovranno combattere contro i mostri dell'Impero delle Macchine, contro la Regina Hedrian (precedente antagonista di altri eroi Sentai riportata qui in vita come cyborg) e le Zero Girls e Amazon Killer, le prime fedeli serve di Hell Saturn, la seconda sottoposta di Hedrian.
In linea con pensieri e preoccupazioni del periodo, la serie ha come tematica di fondo i problemi ambientali: la base di Black Magma si trova nascosta al Polo Nord, notoriamente una delle zone che subiscono maggiormente danni dall'inquinamento; inoltre, anche il nome "Black Magma" nasconde riferimenti ai danni all'ambiente: il magma è un liquido sotterraneo, come il petrolio, che però è, appunto, nero.
I cattivi vogliono peraltro impadronirsi dell'energia geotermica del Giappone per farne carburante per il loro arsenale, cosa che aumenta ancor di più i riferimenti a inquinamento e guerre per il petrolio.
Di contro, gli eroi posizionano la loro base segreta nascosta nei pressi di uno zoo safari, uno zoo, dunque, dove gli animali sono liberi e non chiusi in gabbie, e loro stessi hanno nomi e poteri legati ad animali: uno della terra, uno dell'acqua e uno dei cieli.
Inoltre, le loro armi traggono l'energia dai raggi del sole (vedi il loro nome stesso), palese rimando all'uso dell'energia solare come alternativa al petrolio.
Oltre ad essere l'ultima serie coprodotta con la Marvel, è la prima ad avere un cast di meno di cinque elementi, e la prima e l'ultima senza una combattente femminile, e per finire, la prima ad avere un robot "combinato", cioè risultato della fusione di altri elementi indipendenti.
La serie sembra più impegnata a focalizzarsi suoi vari personaggi occasionali, perlopiù bambini, su cui verte la trama dell'episodio settimanale, piuttosto che concentrarsi sui protagonisti veri e propri: ai tre eroi principali non viene dato particolare spazio, né una caratterizzazione eccessivamente dettagliata; l'unica eccezione è Vul Panther, il cui personaggio goffo e mangione spicca rispetto agli altri due, non troppo approfonditi: di fatto, il cambio di Vul Eagle quasi non viene notato, se non fosse che tira fuori una nuova arma.
Non si comprende nemmeno il perché della mancanza di una guerriera femminile, visto l'importante ruolo di Misa nella vicenda (lei, e il padre, hanno una caratterizzazione decisamente più interessante rispetto ai tre effettivi protagonisti).
Non è, però, tutto negativo: la formula del "personaggio della settimana" permette una narrazione più snella e di facile fruizione; viene inoltre data molta attenzione agli antagonisti principali, con rivalità interne e colpi di scena; per quanto si tratti, quindi, di una stagione "leggera", rimane comunque affascinante e appassionante da seguire.
Degno di nota il debutto di Akira Kushida come cantante delle sigle: il suo nome verrà spesso associato ai supereroi Toei in futuro.
Una serie leggera, dunque: attenta all'attualità, ma che sa tradurla ad altezza di bambino, senza per questo epurarla dei suoi significati più profondi.
La stessa sigla di testa inizia illustrando i danni che la Terra subirebbe senza il Sole, mettendo immediatamente in chiaro l'utilità dello stesso e quanto la natura, solitamente amata da tutti i bambini, ne sia vitalmente dipendente.
Da qui ad identificarlo come fonte d'energia definitiva il passo è breve, e d'altronde, proprio in questo periodo si cominciavano a progettare le prime auto a energia solare.
Forse, l'importanza del messaggio ha preso totalmente il sopravvento sulla narrazione vera e propria, facendo degli eroi protagonisti dei semplici "tramiti" piuttosto che dei personaggi a tutto tondo.
Ma va bene così: giunti alla fine di Taiyo Sentai Sun Vulcan si rimane comunque soddisfatti da una serie sentai che, seppur con grandi differenze rispetto al passato, rimane molto classica, nel bene e nel male.

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