Cat's Eye volume 1: le ladre dagli occhi di gatto
Altro mese, altro manga fondamentale che vede la luce sulle pagine del settimanale Weekly Shonen Jump: stavolta si tratta di Cat's Eye-Occhi di Gatto, prima opera lunga del mangaka di successo Tsukasa Hojo.
Il nome di Hojo diventerà in futuro uno dei grandi sinonimi del fumetto e dell'animazione orientali degli anni '80, anche grazie alle avventure delle tre sorelle ladre.
Hitomi, Rui e Ai sono tre sorelle che gestiscono il Cat's Eye, un bar di Tokyo.
Ma, in gran segreto, sono anche le tre ladre che stanno dando mille grattacapi alla polizia cittadina, mettendo a segno arditi furti di beni preziosi, in barba a guardie e controlli.
A complicare le cose c'è Toshio, fidanzato di Hitomi e poliziotto non troppo sveglio ma determinato a catturare le tre ladre.
Riusciranno le tre a barcamenarsi tra furti e vita privata?
La serie, che sarà di grande successo, si dimostra figlia di una delle più grandi intuizioni, su un altro manga di Shonen Jump, dell'inizio della decade: quello di dare il ruolo di protagonista a una figura femminile, su una rivista a target tipicamente maschile.
Il grande azzardo di Dr. Slump (e Arale) ha infatti dato il via a una lunga serie di opere targate Jump, più o meno umoristiche, con personaggi centrali femminili: Sannen Kimengumi fu un primo esempio, ma con Cat's Eye si fa un ulteriore passo in avanti nell'immaginario anni '80: lo stile di disegno di Tsukasa Hojo è infatti molto più curato, realistico e "vigoroso" di quelli utilizzati dai divertenti colleghi, linea stilistica che verrà seguita e amplificata dall'amico Tetsuo Hara.
Un altro grande tassello degli anni '80 viene dunque posizionato, in una continua spinta propulsiva verso il futuro.
Yeah, e direi tassello importantissimo e fondamentale... ragazze BELLE, peraltro.
RispondiEliminaSi iniziava a delineare un certo immaginario.
Moz-
Esatto, quella che potremmo definire "estetica anni '80".
EliminaPure un po' la moda del fitness :D