Anarchia in terza media: Sannen Kimengumi

Una delle ambientazioni più usate e abusate dei manga per ragazzi (e ragazze) è sicuramente quella scolastica, utilissima anche e soprattutto perché ben si interfaccia con le età e le abitudini dei lettori.
In particolare, è un setting utilissimo per i manga umoristici, e non a caso le due serie comiche più popolari nel 1982 (Dr. Slump e Lamù) ne fanno ampio uso (più Lamù che Dr. Slump, in realtà).
In quello stesso periodo, però, sulle pagine di Weekly Shonen Jump faceva la sua comparsa un altro manga umoristico di notevole successo, con un'ambientazione scolastica "piena e totale": Sannen Kimengumi, il cui più noto seguito si intitolerà High School Kimengumi.
Yui Kawa e Chie Uru sono due studentesse delle medie, annoiate dall'eccessiva "conformità" dei loro compagni di classe.
Un giorno, incontrano in corridoio quattro ragazzi dalle facce strane, intenti a trascinare con violenza un quinto ragazzo legato a un triciclo: è la punizione per aver rubato le loro merende.
I cinque fanno parte del "Kimengumi", un club di studenti con un aspetto troppo buffo per essere considerati normali, e che di conseguenza ne approfittano e si comportano in maniera totalmente anticonformista, essendo liberi dalla "normalità".
Molto presto, altre squadre di cinque elementi cominceranno a palesarsi all'interno dell'istituto, ognuna con le sue fissazioni e bizzarrie.
La serie, oltre che estremamente divertente, risulta molto affascinante nel suo scagliarsi contro i prototipi del giapponese medio, dalla standardizzazione caratteriale alla fissazione per i risultati scolastici e gli istituti prestigiosi, dalla mania dell'estetica a quella per lo sport.
Il tutto infarcendo le storie di trovate geniali (come il gioco dei mimi nel primo numero) e ironia sullo storytelling dell'autore, che i personaggi non smettono mai di criticare.
La serie guadagnerà sempre più popolarità, fino a sfociare in un anime qualche anno più in là: quando sarà il momento, ne riparleremo!

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