Scherzi da prete: Il Marchese Del Grillo
Nel dicembre del 1981, nei cinema italiani si scatenava una sfida tra due titani della commedia nostrana: da un lato, il Fracchia di Paolo Villaggio, dall'altro, il marchese di Alberto Sordi.
Mario Monicelli dirige questa lunga opera storica in costume, dove il grande Sordi può dare sfogo a tutte le sue doti recitative.
Mario Monicelli dirige questa lunga opera storica in costume, dove il grande Sordi può dare sfogo a tutte le sue doti recitative.
Roma, 1809: il marchese Onofrio del Grillo è un nobile proprietario terriero dedito interamente alla bella vita: donne, osterie, viaggi e eterna lotta con la madre ultra-conservatrice.
Ma il grande amore del marchese sono gli scherzi: ama prendersi gioco del popolo ignorante con burle di ogni genere, partorite sempre dalla sua mente brillante.
Ma fino a che punto i suoi tiri mancini saranno fonti di guai per gli altri, e fino a che punto lo saranno per lui stesso?
Il film, ambientato in un periodo storico di decadimento della nobiltà (pur con qualche piccola incongruenza a livello di date), rappresenta anche il viale del tramonto della "vecchia" commedia italiana, perfettamente rappresentata dal duo Monicelli/Sordi.
La meravigliosa ambientazione storica ne fa un affresco di un'affascinante epoca lontana, fatta di superstizioni, rivoluzioni, leggi severe e personaggi in grado di uscire da ogni guaio con l'astuzia.
Una commedia attraversata da un filo di malinconia, sia per il mondo rappresentato, sia per il mondo di cui fa parte, un mondo di commedie che stava via via cambiando, come quello dei primi dell'800, lasciandosi alle spalle le sue vecchie tradizioni e i suoi vecchi eroi.
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