Antiche civiltà e ginnastica ritmica: Goggle V

Via il vecchio, e avanti il nuovo: concluse le avventure di Taiyo Sentai Sun Vulcan, Toei sforna subito una nuova serie di supereroi pronti a invadere i sabati di TV Asahi: Dai Sentai Goggle V (letto Goggle Five), che oltre a fare molto molto rima riporta in auge i gruppi di cinque elementi, di cui uno femminile, dopo il terzetto maschile della serie precedente.
Stavolta, gli eroi sono legati a cinque civiltà antiche e perdute, e soprattutto con una certa fama di "misticismo": Atlantide, l'Antico Egitto, Angkor Wat in Asia, Lemuria (o Mu) e le civiltà Inca e Maya.
In un impeto eclettico, i nostri sono armati di oggetti legati alla ginnastica ritmica, e guidano tre enormi mezzi di trasporto, in grado di combinarsi per formare il Goggle Robo, l'immancabile mecha gigante per combattere i mostri più voluminosi.
Il dottor Hideki Hongo, fondatore della Future Science Laboratory, scopre un piano malvagio dell'impero DeathDark per la conquista del mondo.
Con i suoi giovani aiutanti, i Computer Boys & Girls, recluta dunque cinque ragazzi per combattere l'impero malvagio, dando loro i braccialetti che li trasformano nei Goggle V.
La serie si mostra come un grande collage di tematiche differenti: le civiltà, la tecnologia, la ginnastica ritmica, i mezzi di trasporto e le diverse occupazioni personali dei protagonisti creano un mix decisamente eclettico, ma che è in grado di attirare l'attenzione di ogni genere di pubblico.
La serie è, peraltro, andata in onda anche in Italia su diverse tv locali, godendo quindi di una popolarità maggiore rispetto alle altre serie sentai "made in Japan".

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