Oltre i confini: Chiamami Aquila-Continental Divide

Quante volte ci è capitato di incrociare il classico cliché dell'uomo di città totalmente sconvolto dalla vita di campagna (e viceversa, volendo)?
Quale può essere dunque il destino di un giornalista di Chicago che si ritrova in piene terre selvagge per lavoro?
Ce lo racconta John Belushi, nel film Chiamami Aquila, che ha avuto come produttore esecutivo Steven Spielberg in persona.
Il film narra di Ernie Souchak, celebre giornalista di Chicago con la tendenza a pestare i piedi sbagliati, e che per questa ragione viene spedito sulle Montagne Rocciose ad intervistare un'ornitologa che vive in (quasi) totale solitudine.
Quello che sembra un viaggio da incubo, a tratti potenzialmente letale, però, si evolve presto in qualcosa di diverso, e la vita del nostro giornalista cambierà sensibilmente...
Il film lasciò interdetti molti spettatori, che si aspettavano il solito Belushi "selvaggio" e esagerato, e si trovarono invece davanti un personaggio più umano e maturo, a detta del fratello Jim, più vicino a come fosse John realmente.
Il film non ebbe molto successo, soprattutto considerando che era costato più del previsto a causa delle riprese in alta montagna, in particolare, per le riprese delle aquile in volo.
Nonostante ciò, però, rappresenta una grande prova d'attore per lo stesso John Belushi, che si dimostra ben più versatile del semplice "scatenato" del Saturday Night Live.
Rimane, dunque, una testimonianza della grandezza dell'amato attore che, nel 1981, godeva di enorme popolarità.

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