Le novità anime del... 1981!

Sfogliando (no, leggendo da cima a fondo, via) l'ultimo numero di Topolino dell'aprile 1981, mi sono trovato davanti un articolo che, per quelle che sono le tematiche di questo blog, è oro puro: una grande anteprima dei cartoni animati giapponesi (gli anime insomma) in arrivo sulle tv italiane di lì a poco.
Impossibile resistere alla curiosità, dunque: vediamo un po' quali sono le serie citate nell'articolo!
Lulù l'angelo dei fiori: la protagonista di questa serie la vediamo in queste due foto: si chiama Lulù, è francese e possiede la rara abilità di comunicare con fiori e piante. È un cartone animato "magico", dove le avventure della protagonista hanno toni dolci e romantici. Amici di Lulù sono il cane Nubo e il gatto Catto.

Premettendo che all'opera su Lulù l'angelo dei fiori (in originale Hana no Ko Lun Lun) ci sono come character designer i leggendari Shingo Araki e Michi Himeno (I Cavalieri dello Zodiaco, Lady Oscar. Per dire.), è interessante notare come, protagonista a parte, vengano usati i nomi originali giapponesi per gli altri due personaggi citati: nella versione italiana, infatti, il cane e il gatto si chiamano Dundù e Nanà, mentre in quella originale giapponese Nouveau e Cateau, che con una traslitterazione un po' maldestra diventano qui Nubo e Catto.
Viene dunque da chiedersi quale fonte fosse stata consultata per realizzare l'articolo: una qualche sinossi iniziale proveniente da qualche esposizione, magari francese?
Un articolo tradotto dal giapponese ma utilizzando quello che era già il titolo ufficiale italiano?
Si tratta di un bel mistero, ma di certo affascinante, perché aggiunge sfumature alla percezione e alla costante venuta degli anime in Italia.

Etchan è il nome della ragazzina protagonista: la vediamo qui sopra, al centro col chimono rosso a fiori rosa. La sua è una tipica famiglia giapponese e le storie raccontate sono ambientate in Giappone. Anche questo cartone, come tutti gli altri che illustriamo, è realizzato dalla Toei Animation di Tokio.

Qui il mistero si infittisce.
Chi è Etchan?
Etchan è Sarutobi Ecchan, conosciuta dalle nostre parti come Hela Supergirl, e anche in questo caso il nome sembra essere una traslitterazione così così direttamente dal giapponese.
In questo caso, dunque, non era nemmeno noto il titolo italiano?
Può essere, considerando che, apparentemente, la serie sarebbe andata in onda in Italia solo nell'82.

I segreti di Akkochan è una serie di 94 telefilm di 30 minuti. L'eroina di questa vicenda è Akkochan, una ragazza dotata di poteri straordinari: può infatti curiosamente trasformarsi in tutto ciò che desidera. E per farlo le basta pronunciare il nome della persona o della cosa in cui vuole immedesimarsi.

Chi è Akkochan?
Akko-chan è Stilly, la protagonista di Lo Specchio Magico, in originale Himitsu no Akko-chan, che tradotto significa...
I segreti di Akko-chan.
Quindi ora non solo viene usato il nome originale anziché quello italiano, ma viene adottata pure una traduzione del titolo fedele all'originale, al contrario di quello che avverrà poi nel passaggio TV.
Considerando che spesso molti rimaneggiamenti sono imposti dalle emittenti stesse, viene da chiedersi se molte volte non fossimo stati sul punto di avere tanti anime più vicini all'originale di quanto non siano poi, effettivamente, stati.

Si chiama Maco ed è, anche se non sembra, una sirena. Protagonista di 48 episodi, Maco ha infatti sposato un marinaio di cui si è innamorata e quindi è diventata un essere umano. Allora questo vuole dire che le sirene esistono realmente? Certo, tutto e tutti possono esistere in un cartone animato. Ed è proprio questo il suo pregio: non ci sono limiti alla fantasia.

Premesso che in realtà il nome è Mako, la sirenetta in questione è la protagonista di Una Sirenetta fra Noi, in originale Mahou no Mako-chan, ma al di là della scrittura del nome originale ciò che è strano è ben altro.
La trama infatti va persino oltre l'episodio finale, visto che la protagonista è, ovviamente, un'adolescente.
Senza contare che la serie non andrà in onda fino al 1988, su Italia 1.
Un'anteprima mostruosa, dunque.
Sarà per via delle moltissime censure con cui questa serie è stata martoriata?

Anche Chappie, la vediamo con la stella sul petto, è un personaggio fuori dal comune. Chappie, come Bia, è una strega con tanto di bacchetta magica. Questa serie è dedicata al pubblico dei più piccini. Così Chappie non può essere che una strega buona e i suoi interventi magici hanno lo scopo di risolvere a fin di bene qualche situazione complessa e di procurare gioia e divertimento ai suoi numerosi amici che popolano le sue avventure.

Chappie in realtà è Chappy e rimane Chappy anche nell'adattamento italiano.
Qui c'è poco da dire, ma è notevole come, citando Bia, i redattori abbiano riconosciuto il filone Maho Shojo, quello delle "ragazze magiche" di cui fanno parte praticamente tutti gli anime precedentemente citati, che negli anni '80 si evolverà nelle maghette Pierrot (Creamy, Emi), negli anni '90 in Sailor Moon e negli anni '00 in Pretty Cure.

Poteri paranormali? Capacità extrasensoriali? Sono cose queste di cui spesso si fa un gran parlare e che non potevano mancare in una serie a cartoni animati. LIMIT è infatti il titolo di un ciclo di telefilm che hanno, come protagonista, una ragazzina dotata di poteri paranormali e in grado perciò di fare cose straordinarie con l'energia del suo pensiero e la forza della sua mente.

Premesso che se mi parlano di un ciclo di telefilm chiamato Limit io m'aspetto qualcosa tipo l'A-Team, qui si sta parlando di Cybernella, conosciuta anche come Miracle Shoujo Limit-chan, che però non ha poteri paranormali, è un cyborg come da titolo.
La serie sarebbe pure andata in onda di lì a pochissimo, quindi strano che la trama sia così poco accurata.
Che si siano basati su filmati in lingua originale?

Tanto per non perdere l'abitudine, tra i prossimi cartoni in arrivo sui nostri teleschermi c'è anche una serie spaziale: STARZINGER, versione fantascientifica di una novella cinese "Alakazan il Grande". Protagonisti buoni, la principessa Aurora, Coogo, Hakka e Georgo. Protagonista malvagia è la Regina del Cosmo che vorrebbe sottomettere al suo dominio la Terra.

Al di là che Coog qui è Coogo e in originale è Kugo, Djorgo è Georgo e in tv lo chiamano Gorgo, eccetera, c'è stato un mezzo inciampo.
"Alakazan il Grande" non è una novella cinese, ma un film della Toei del 1960 che si basa sul Viaggio in Occidente, la leggenda dello scimmiotto di pietra (questa sì novella cinese) su cui si basa anche Starzinger (e Dragon Ball, ma non divaghiamo).

Altra serie spaziale è quella intitolata GALAXY EXPRESS 999. Il 999 è un treno spaziale a bordo del quale viaggia un ragazzo, Tetsuro Hoshino, che vuole diventare immortale. Compagna di viaggio è la misteriosa Maetre. In questo loro vagare nello spazio, la coppia giungerà quasi al limite dell'universo, in una serie di avventure ricche di suspense.

Qui si ignora il cambio di nome di Tetsuro in Masai e Maetel rischia di lavorare per la Lindt, ma per il resto si anticipa un grande classico dell'animazione giapponese, quindi ci emozioniamo.

Ricordate la vicenda medievale di Re Artù e i cavalieri della Tavola Rotonda? Questa serie, dal titolo Re Artù, ne è una versione riveduta e corretta. Artù è infatti un giovane che vuole fondare un regno di pace e per questo si mette in viaggio alla ricerca della "spada sacra". Alla sua impresa si uniscono i valorosi cavalieri Lancillotto, Percival, Tristano...

Qui si sta parlando di La Spada di King Arthur, che però verrà effettivamente chiamato "Re Artù-King Arthur" durante il suo passaggio Mediaset negli anni '90.
Quindi un caso di poteri divinatori, speriamo non sia, pure qui, opera di un cyborg.

Ironia a parte, è affascinante vedere come ai tempi ci fosse molta attesa per le serie animate giapponesi in arrivo sui nostri schermi, tanto da dedicar loro articoli sul settimanale per ragazzi più popolare d'Italia.
Sarebbe curioso sapere anche i retroscena riguardanti le fonti consultate e i motivi/trascorsi dei vari cambiamenti d'adattamento delle serie citate, ma questo, per ora, è un po' troppo off limits.
Di certo però, se ci saranno altri articoli del genere, li vedrete in questi lidi!

 

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