Supereroi, Robot, Animali e Fazzolettini intorno al collo: Taiyo Sentai Sun Vulcan
Tutine colorate, tutine colorate in ogni dove: nel 1981 il successo dei supereroi era notevole, sia in occidente, con le vendite stratosferiche di serie come Uncanny X-Men, The New Teen Titans e i successi televisivi dell'Incredibile Hulk (che la tuta non ce l'ha per ovvi motivi, ma ci siamo capiti), sia in oriente, con le serie di successo di Super Sentai della Toei, tra l'altro realizzate, fino a quella che tratteremo in quest'occasione, proprio in collaborazione con la Marvel.
Taiyo Sentai Sun Vulcan è dunque, nel 1981, il nuovo nato in casa Toei nella grande famiglia dei gruppi di eroi salterini dalle pose bizzarre, in egual modo kitsch e epici.
Cosa porta, però, tre ragazzi a prendere in mano caschi e robot per dare battaglia a un impero malvagio?
No, non questo
Questo.
Il signore in questione si chiama Hell Saturn (o Hell Satan? Siam lì) e ha intenzione di portare morte e distruzione sul pianeta, per sostituire gli esseri umani con meccanoidi.
Le Nazioni Unite non stanno a guardare e in un turbinio di parole inglesi a caso una decina di tizi intorno a un tavolo vestiti come i Village People decidono di far entrare in azione il trio di specialisti Sun Vulcan.
Ryusuke Ohwashi, Vul Eagle: il miglior pilota dell'organizzazione dei Guardiani della Pace Mondiale (GWP).
Kinya Samejima, Vul Shark: Oceanografo e ufficiale navale.
Asao Hyou, Vul Panther: ufficiale dell'esercito in grado di scalare qualsiasi superficie.
I tre dovranno combattere contro l'impero meccanico per far fronte alla minaccia mondiale.
Tra capriole a mezz'aria, esplosioni, robot giganti, armi col nome di mosse di Dragon Ball che però arriverà solo un tre anni dopo, Sun Vulcan si dimostra sin da subito un sentai con tutte le caratteristiche tipiche del genere, tranne una: manca la supereroina femminile, anche se di personaggi femminili, di par loro, ce n'è parecchi, soprattutto tra le fila nemiche.
La serie saprà, molto probabilmente, far sentire parecchio la sua influenza sull'immaginario collettivo giapponese (già Masashi Kishimoto, autore di Naruto, la citava in uno dei suoi editoriali), ed ecco perché si comincia con entusiasmo a seguire, puntata per puntata, Taiyo Sentai Sun Vulcan (e tutti i sentai che verranno dopo) su questi lidi!
Taiyo Sentai Sun Vulcan è dunque, nel 1981, il nuovo nato in casa Toei nella grande famiglia dei gruppi di eroi salterini dalle pose bizzarre, in egual modo kitsch e epici.
Cosa porta, però, tre ragazzi a prendere in mano caschi e robot per dare battaglia a un impero malvagio?
No, non questo
Questo.
Il signore in questione si chiama Hell Saturn (o Hell Satan? Siam lì) e ha intenzione di portare morte e distruzione sul pianeta, per sostituire gli esseri umani con meccanoidi.
Le Nazioni Unite non stanno a guardare e in un turbinio di parole inglesi a caso una decina di tizi intorno a un tavolo vestiti come i Village People decidono di far entrare in azione il trio di specialisti Sun Vulcan.
Ryusuke Ohwashi, Vul Eagle: il miglior pilota dell'organizzazione dei Guardiani della Pace Mondiale (GWP).
Kinya Samejima, Vul Shark: Oceanografo e ufficiale navale.
Asao Hyou, Vul Panther: ufficiale dell'esercito in grado di scalare qualsiasi superficie.
I tre dovranno combattere contro l'impero meccanico per far fronte alla minaccia mondiale.
Tra capriole a mezz'aria, esplosioni, robot giganti, armi col nome di mosse di Dragon Ball che però arriverà solo un tre anni dopo, Sun Vulcan si dimostra sin da subito un sentai con tutte le caratteristiche tipiche del genere, tranne una: manca la supereroina femminile, anche se di personaggi femminili, di par loro, ce n'è parecchi, soprattutto tra le fila nemiche.
La serie saprà, molto probabilmente, far sentire parecchio la sua influenza sull'immaginario collettivo giapponese (già Masashi Kishimoto, autore di Naruto, la citava in uno dei suoi editoriali), ed ecco perché si comincia con entusiasmo a seguire, puntata per puntata, Taiyo Sentai Sun Vulcan (e tutti i sentai che verranno dopo) su questi lidi!
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