Cinema VS Fumetto, trent'anni prima: Flash Gordon
Fa quasi parte di una tacita usanza ormai esprimere puntualmente il proprio dissenso ogni qual volta una pellicola (soprattutto se Marvel prodotta dalla Disney) ispirata ad un fumetto giunge nei cinema con un lato umoristico particolarmente marcato, soprattutto se è più che nell'originale.
Tutto ciò ha però radici antichissime, tanto che già nel 1980 un altro film ispirato a una serie a fumetti si distaccò dall'originale per la maggior leggerezza dei contenuti, un po' alla Batman di Adam West, al punto tale da causare una produzione travagliata: stiamo parlando di Flash Gordon, space opera del 1980 che oggi è considerata un piccolo cult.
Andiamo con ordine: in origine, il produttore Dino De Laurentiis volle alla regia Federico Fellini (nientemeno), ma questi, pur prendendo in considerazione l'idea di realizzare il film, non lo fece mai.
Nel mentre, George Lucas cercò di realizzare a sua volta un film su Flash Gordon, ma non riuscendo a impossessarsi dei diritti da De Laurentiis, decide di realizzare un'altra space opera originale al suo posto.
Un ulteriore tentativo di trovare un regista per il film finì in un buco nell'acqua, quando Sergio Leone si rifiutò a sua volta di lavorare al progetto.
Il problema principale risiedeva nel fatto che De Laurentiis voleva una pellicola di stampo umoristico, cosa che il fumetto originale non aveva e che faceva arricciare il naso a Leone & co.
Alla fine, il regista Mike Hodges decise di dirigere il film.
Il giocatore di football Flash Gordon si ritrova coinvolto in un incidente aereo insieme all'agente di viaggio Dale Arden.
Riescono a far atterrare l'aereo nei pressi della casa del dottor Hans Zarkov, convinto che la Luna stia per schiantarsi sulla Terra e che l'unico modo per impedirlo è andare nello spazio con un piccolo razzo.
Con l'inganno, riesce a chiudersi coi due sopravvissuti nella nave spaziale, e i tre finiscono sul pianeta Mongo, governato dal malvagio imperatore Ming, che si rivela essere la causa di tutti i recenti disastri naturali avvenuti nel nostro mondo.
I tre dovranno affrontare ogni genere di pericolo, in un viaggio attraverso terre fantastiche per salvare la Terra e spodestare il malvagio Ming.
Nonostante le critiche e l'atmosfera tra il serio e il faceto, il film ha guadagnato un piccolo grande seguito di appassionati che l'hanno elevato a film cult, anche grazie ad alcuni dei nomi coinvolti.
I Queen si sono infatti occupati della colonna sonora, dando vita a uno dei primi esempi di film ad alto budget la cui colonna sonora è stata realizzata da una rock band; il film è inoltre assai celebre in Italia grazie alla presenza di due attrici nostrane di enorme fama come Mariangela Melato e Ornella Muti.
Notevole è anche l'uso del colore nella scenografia e nei costumi, in grado di rendere estremamente caratteristici e riconoscibili le varie ambientazioni di questa avventura spaziale.
In conclusione, sì, sarà anche più leggero e umoristico rispetto all'originale, ma non necessariamente, in questo caso, è un difetto.
Tutto ciò ha però radici antichissime, tanto che già nel 1980 un altro film ispirato a una serie a fumetti si distaccò dall'originale per la maggior leggerezza dei contenuti, un po' alla Batman di Adam West, al punto tale da causare una produzione travagliata: stiamo parlando di Flash Gordon, space opera del 1980 che oggi è considerata un piccolo cult.
Andiamo con ordine: in origine, il produttore Dino De Laurentiis volle alla regia Federico Fellini (nientemeno), ma questi, pur prendendo in considerazione l'idea di realizzare il film, non lo fece mai.
Nel mentre, George Lucas cercò di realizzare a sua volta un film su Flash Gordon, ma non riuscendo a impossessarsi dei diritti da De Laurentiis, decide di realizzare un'altra space opera originale al suo posto.
Un ulteriore tentativo di trovare un regista per il film finì in un buco nell'acqua, quando Sergio Leone si rifiutò a sua volta di lavorare al progetto.
Il problema principale risiedeva nel fatto che De Laurentiis voleva una pellicola di stampo umoristico, cosa che il fumetto originale non aveva e che faceva arricciare il naso a Leone & co.
Alla fine, il regista Mike Hodges decise di dirigere il film.
Il giocatore di football Flash Gordon si ritrova coinvolto in un incidente aereo insieme all'agente di viaggio Dale Arden.
Riescono a far atterrare l'aereo nei pressi della casa del dottor Hans Zarkov, convinto che la Luna stia per schiantarsi sulla Terra e che l'unico modo per impedirlo è andare nello spazio con un piccolo razzo.
Con l'inganno, riesce a chiudersi coi due sopravvissuti nella nave spaziale, e i tre finiscono sul pianeta Mongo, governato dal malvagio imperatore Ming, che si rivela essere la causa di tutti i recenti disastri naturali avvenuti nel nostro mondo.
I tre dovranno affrontare ogni genere di pericolo, in un viaggio attraverso terre fantastiche per salvare la Terra e spodestare il malvagio Ming.
Nonostante le critiche e l'atmosfera tra il serio e il faceto, il film ha guadagnato un piccolo grande seguito di appassionati che l'hanno elevato a film cult, anche grazie ad alcuni dei nomi coinvolti.
I Queen si sono infatti occupati della colonna sonora, dando vita a uno dei primi esempi di film ad alto budget la cui colonna sonora è stata realizzata da una rock band; il film è inoltre assai celebre in Italia grazie alla presenza di due attrici nostrane di enorme fama come Mariangela Melato e Ornella Muti.
Notevole è anche l'uso del colore nella scenografia e nei costumi, in grado di rendere estremamente caratteristici e riconoscibili le varie ambientazioni di questa avventura spaziale.
In conclusione, sì, sarà anche più leggero e umoristico rispetto all'originale, ma non necessariamente, in questo caso, è un difetto.
Commenti
Posta un commento