Bowie, Osbourne, Dalla: tripletta eclettica settembrina

Cosa accomuna tre cantanti come David Bowie, Ozzy Osbourne e Lucio Dalla?
Semplice: il fatto che, nel settembre del 1980, tutti e tre se ne uscirono con un nuovo album, e in tutti e tre i casi si trattò di opere di una certa importanza.
Andiamo, dunque, ad analizzarle brevemente:
Scary Monsters (and super creeps)-David Bowie

Conclusa la cosiddetta Trilogia di Berlino, Bowie punta a un album leggermente meno sperimentale e più orientato a un sound commerciale, restando comunque fedele al suo metodo di scrittura e composizione delle canzoni non convenzionale.
Il risultato fu un equilibrio perfetto tra estro creativo e sonorità apprezzabili dal grande pubblico, garantendo a Bowie un successo commerciale e di critica come non accadeva da tempo, e come raramente accadrà in futuro.
L'autore nelle sue canzoni affronta diversi temi in maniera piuttosto critica, dalla politica alla New Wave musicale che molto deve al suo stile.
Blizzard of Ozz-Ozzy Osbourne

Finita l'avventura coi Black Sabbath, il buon Ozzy decide di dedicarsi alla carriera da solista, e lo fa in grandissimo stile: l'album diventa uno dei più importanti di sempre nel panorama Metal, spedendo il cantante ancor di più nell'olimpo del Rock.
Ovviamente, senza rinunciare a una buona dose di controversie: il brano Suicide Solution è stato criticato per il suo apparente incoraggiare comportamenti autodistruttivi; tuttavia, quando è stato scritto, è stato concepito più come una riflessione su cattive abitudini e dipendenze che possono portare alla morte, come i problemi con gli abusi di sostanze varie dello stesso Osbourne e la recente morte di Bon Scott, ex cantante degli AC/DC e buon amico di Osbourne.
Dalla-Lucio Dalla

Passando a qualcosa di nostrano e più pop, il sempre estroso Lucio Dalla se ne esce con uno degli album più importanti del decennio, dal punto di vista italiano.
Brani come Balla Balla Ballerino e Siamo Dei entrano immediatamente nell'immaginario collettivo dell'epoca, e l'album raggiunge il Disco D'Oro.
Va menzionato anche il brano Meri Luis, che Dalla stesso definisce la sua "canzone più vera".
Tutta la sua poetica e il suo stile (dall'amore per le sonorità Soul e Jazz americane al suo tipico "scatting") trovano, dunque, la loro massima espressione in quest'album settembrino del cantautore italiano.

Se settembre è parso un mese ricchissimo di musica, ottobre non sarà da meno, quindi tenetevi pronti, ci sarà parecchio da ascoltare, per tutti i gusti.
Ci vediamo, come sempre, attraverso le pieghe del tempo in questi lidi.


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