L'invenzione più geniale: Dr. Slump volume 1
Premessa necessaria!
Molti dei seguenti dettagli sulla serie provengono da testimonianze dello stesso autore, che, soprattutto nel contesto di Dr. Slump, è noto per essere un gran burlone.
Prendete, dunque, le informazioni con le dovute pinze.
E Arale, tu vedi un po' se ti funziona il braccio.
Dicevamo.
Agosto 1980, raggiunge gli scaffali giapponesi il primo numero di Dr.Slump, manga comico serializzato su Shonen Jump ad opera del prolifico e debuttante Akira Toriyama.
La gestazione del manga è stata particolarmente lunga, visto che per ben 18 mesi ogni sua proposta per una serie manga veniva brutalmente cestinata dall'altrettanto debuttante editor Kazuhiko Torishima, che successivamente verrà spesso canzonato da Toriyama all'interno dell'opera.
Tra queste idee però, una riesce in qualche modo a rinnovarsi abbastanza da diventare accettabile persino per Torishima: la storia di un dottore e di un robot.
Cambiando il robot da enorme a una bambina carina, Akira Toriyama riuscirà così a vedere la sua prima opera serializzata su Weekly Shonen Jump: è, appunto, l'inizio di Dr. Slump.
Ma com'è questo primo numero?
Bastano un paio di pagine e il mondo delirante di Dr. Slump si fa definito e al contempo illimitato, facile da inquadrare, piacevolissimo da vedere (con quei disegni semplici ma dettagliati e quella morbidezza e rotondezza generale del tratto) e divertentissimo da scoprire, con le sue assurdità, semplicità, la velocità degli eventi e la facilità nella lettura dei vari capitoli.
Gli scambi di battute tra il dottore e la "sorellina" robot sono di una naturalezza e di un'efficacia incredibili per la prima opera seriale di un autore (ma c'è da dire che l'adattamento italiano aiuta parecchio), e l'immediata aggiunta di personaggi secondari come Akane, Taro e Peesuke (e Gacchan, che arriva a fine volume) moltiplica esponenzialmente le possibilità narrative, come anche la tendenza ad assegnare a ogni capitolo un'assurda invenzione del dottore, dalla macchina del tempo agli occhiali a raggi X.
Toriyama si trova perfettamente a suo agio nella creatività istintiva (e non a caso dice che spesso inventava le trame settimanali sul momento quando Torishima lo chiamava per chiedergli a che punto fosse... ma FORSE scherza) ed è, oltre che un talento naturale, anche un attento studioso del media fumetto, del media animazione, del media cinema dell'epoca (non a caso già nel primo volume è presente un'illustrazione di Arale vestita da Capitan America...), e tra camei e soluzioni narrative varie, sfogliando felicemente il primo numero di Dr. Slump o leggendolo con attenzione, è più che evidente.
Il manga debutta su Jump al secondo posto nella classifica delle preferenze dei lettori: un risultato mostruoso, che finisce per mettere i bastoni tra le ruote a Toriyama e al suo progetto di chiudere la serie nel giro di sei mesi a causa del suo spirito molto "episodico" e delle problematiche che questo può comportare (come dover rifare un capitolo da capo se qualcosa non funziona).
Shueisha pose a Toriyama una condizione: avrebbe potuto chiudere Dr. Slump solo se avesse trovato un'idea dal potenziale maggiore per una serie di più grande successo, da iniziare subito dopo.
Spoiler: ce la farà.
Molti dei seguenti dettagli sulla serie provengono da testimonianze dello stesso autore, che, soprattutto nel contesto di Dr. Slump, è noto per essere un gran burlone.
Prendete, dunque, le informazioni con le dovute pinze.
E Arale, tu vedi un po' se ti funziona il braccio.
Dicevamo.
Agosto 1980, raggiunge gli scaffali giapponesi il primo numero di Dr.Slump, manga comico serializzato su Shonen Jump ad opera del prolifico e debuttante Akira Toriyama.
La gestazione del manga è stata particolarmente lunga, visto che per ben 18 mesi ogni sua proposta per una serie manga veniva brutalmente cestinata dall'altrettanto debuttante editor Kazuhiko Torishima, che successivamente verrà spesso canzonato da Toriyama all'interno dell'opera.
Tra queste idee però, una riesce in qualche modo a rinnovarsi abbastanza da diventare accettabile persino per Torishima: la storia di un dottore e di un robot.
Cambiando il robot da enorme a una bambina carina, Akira Toriyama riuscirà così a vedere la sua prima opera serializzata su Weekly Shonen Jump: è, appunto, l'inizio di Dr. Slump.
Ma com'è questo primo numero?
Bastano un paio di pagine e il mondo delirante di Dr. Slump si fa definito e al contempo illimitato, facile da inquadrare, piacevolissimo da vedere (con quei disegni semplici ma dettagliati e quella morbidezza e rotondezza generale del tratto) e divertentissimo da scoprire, con le sue assurdità, semplicità, la velocità degli eventi e la facilità nella lettura dei vari capitoli.
Gli scambi di battute tra il dottore e la "sorellina" robot sono di una naturalezza e di un'efficacia incredibili per la prima opera seriale di un autore (ma c'è da dire che l'adattamento italiano aiuta parecchio), e l'immediata aggiunta di personaggi secondari come Akane, Taro e Peesuke (e Gacchan, che arriva a fine volume) moltiplica esponenzialmente le possibilità narrative, come anche la tendenza ad assegnare a ogni capitolo un'assurda invenzione del dottore, dalla macchina del tempo agli occhiali a raggi X.
Toriyama si trova perfettamente a suo agio nella creatività istintiva (e non a caso dice che spesso inventava le trame settimanali sul momento quando Torishima lo chiamava per chiedergli a che punto fosse... ma FORSE scherza) ed è, oltre che un talento naturale, anche un attento studioso del media fumetto, del media animazione, del media cinema dell'epoca (non a caso già nel primo volume è presente un'illustrazione di Arale vestita da Capitan America...), e tra camei e soluzioni narrative varie, sfogliando felicemente il primo numero di Dr. Slump o leggendolo con attenzione, è più che evidente.
Il manga debutta su Jump al secondo posto nella classifica delle preferenze dei lettori: un risultato mostruoso, che finisce per mettere i bastoni tra le ruote a Toriyama e al suo progetto di chiudere la serie nel giro di sei mesi a causa del suo spirito molto "episodico" e delle problematiche che questo può comportare (come dover rifare un capitolo da capo se qualcosa non funziona).
Shueisha pose a Toriyama una condizione: avrebbe potuto chiudere Dr. Slump solo se avesse trovato un'idea dal potenziale maggiore per una serie di più grande successo, da iniziare subito dopo.
Spoiler: ce la farà.
L'unica vera opera "senza freni" di Toriyama.
RispondiEliminaGeniale, folle, divertente.
In Italia sarebbe finita assieme a Ranxerox su certe belle riviste :)
Moz-
Ci ho sempre visto qualcosa di Jacovitti.
EliminaTra le mosche che consegnano il latte e le colline col sorriso ci mancava giusto giusto un salame coi piedi :D