George Lucas colpisce ancora: il secondo Star Wars

Sul finire di maggio del 1980, un nuovo tassello viene aggiunto alla più epica space opera della storia del cinema: Mark Hamill, Harrison Ford e Carrie Fisher tornano infatti per L'Impero Colpisce Ancora, secondo (o quinto?) episodio della saga di Star Wars.
Già in finale di produzione del primo capitolo, Lucas cominciò a gettare le basi per un sequel, eventualmente da trasformare in un romanzo qualora il film fosse andato male; Star Wars tuttavia andò invece straordinariamente bene, e così L'Impero Colpisce Ancora cominciò la sua corsa verso il cinema.
Girato in alcune scene con -29° di temperatura e con una segretezza tale su una "certa frase" che ne era al corrente solo Hamill, e all'attore che interpretava Darth Vader ne venne fatta dire una falsa per poi doppiarlo correttamente in seguito, il film avrà una tiepida accoglienza di critica ma diverrà globalmente acclamato nel giro di poco tempo.
I Ribelli stanno ancora lottando contro l'Impero, e Darth Vader è ancora a caccia dei combattenti e di quello che potrebbe essere l'ultimo Cavaliere Jedi.
Luke Skywalker è diventato più bravo nell'uso della Forza, ma scopre che esiste un maestro Jedi chiamato Yoda che può aiutarlo nel suo percorso.
A causa di un attacco di Vader al ghiacciato pianeta dove si trovano, i protagonisti devono dividersi, con Luke e R2-D2 alla ricerca del maestro e gli altri alla ricerca di qualcuno che possa riparare l'iperguida del Millennium Falcon.
Ciò che ne consegue è una lunga serie di scene d'azione, colpi di scena, frasi iconiche e puri e semplici esercizi di stile dal lato degli effetti speciali, giungendo all'epico finale che terrà sull'attenti i fan fino all'uscita del terzo capitolo.
Ancora una volta, la più grande forza (mi si perdoni il termine) di Star Wars è l'enorme senso di meraviglia che i suoi continui cambi di ambientazione e il suo mettere in scena vicende di pura fantasia spaziale provocano nel cuore dello spettatore, adottando per molti versi soluzioni narrative non dissimili da quelle dei fumetti (dove di numero in numero possono cambiare, anche radicalmente, luoghi e situazioni) e anticipa l'elemento fondamentale del continuo cambio di scenari tipico dei videogiochi, due media che a Star Wars devono tanto (e il primo, a Star Wars, ha probabilmente dato tanto di suo).
Quella che, già di per sé, è una storia incredibilmente avvincente e, in generale, fa parte della "quintessenza avventurosa anni '80 alla George Lucas", vede infatti la sua attrattiva moltiplicata di svariate volte grazie alla sinfonia di astronavi, robot, città fantascientifiche e lande desolate fuori dal mondo.
Ancora una volta, perfetto anello di congiunzione tra la narrativa pop passata e quella futura.
Se il finale lascia molto appesi, allo stesso modo quanto mostrato nelle due ore che compongono il film è sicuramente qualcosa di memorabile e che contribuisce a gettare le basi per la cinematografia del decennio e, ancora, dei decenni successivi.
Sicuramente, L'Impero Colpisce Ancora è uno dei momenti più alti di una già altissima decade cinematografica, e uno dei punti più alti della cinematografia del 1980, e anche in generale; si può dire, quasi con assoluta certezza, che l'immaginario anni '80 parta ufficialmente da qui, e il bello deve ancora venire.

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