Doppio jackpot: i successi di Carrie Fisher nel 1980
Nel turbinio tumultuoso di film iconici interpretati da attori iconici negli anni '80, ci sono particolari casi di "onnipresenza" di certi attori che li rendono veramente dei punti fermi della cinematografia dell'epoca: è il caso di Carrie Fisher, che nel 1980 appare ne L'Impero Colpisce Ancora in maggio e in The Blues Brothers in giugno, infilando due film cult di fila nel giro di due mesi.
Andiamo, dunque, a scavare un po' nella vita e la carriera dell'attrice fino a quel momento, per scoprire meglio le origini di un'artista in grado di tatuarsi nell'immaginario collettivo anni '80, nonostante malvagi cavolini di Bruxelles.
Nata nel '56 in California, Carrie è figlia di un cantante e di un'attrice, entrambi divorziatori professionisti: si separano quando lei ha solo due anni, per poi sposarsi con altre persone (e divorziare di nuovo).
La giovane Fisher passa l'infanzia tra i libri, leggendo classici e scrivendo poesie, per poi abbandonare le scuole superiori quando il richiamo della recitazione (ereditato dalla mamma) si fa troppo forte.
Broadway, la scuola di Arti Drammatiche, il debutto nel '75 nel film Shampoo e, nel '77, l'inizio della leggenda, con l'interpretazione della Principessa Leia nel primo Star Wars.
Carrie era entusiasta della sceneggiatura, ma non immaginava il successo straordinario che il film avrebbe avuto, finendo per creare un profondo legame affettivo tra i tre protagonisti del film (con Mark Hamill e Harrison Ford).
Dopo numerose apparizioni televisive, Carrie Fisher, oltre a riprendere il ruolo di Leia per L'Impero Colpisce Ancora, partecipa a The Blues Brothers, interpretando l'ex fidanzata vendicativa senza nome di John Belushi.
Cementando le dicerie che spacciano Chicago come una città pericolosa, Carrie rischierà di soffocare per un cavolino di Bruxelles andato di traverso, ma Dan Aykroyd la salverà eseguendo la manovra di Heimlich.
Rischi del mestiere.
La poliedrica carriera di Carrie Fisher, tra alti e bassi, continuerà anche nei decenni successivi, e si allargherà persino alla letteratura, ma una cosa è certa: già nel 1980 è un'attrice non solo affermata, ma anche di grande importanza per il cinema cult, musicale e di fantascienza che sia.
Andiamo, dunque, a scavare un po' nella vita e la carriera dell'attrice fino a quel momento, per scoprire meglio le origini di un'artista in grado di tatuarsi nell'immaginario collettivo anni '80, nonostante malvagi cavolini di Bruxelles.
La giovane Fisher passa l'infanzia tra i libri, leggendo classici e scrivendo poesie, per poi abbandonare le scuole superiori quando il richiamo della recitazione (ereditato dalla mamma) si fa troppo forte.
Broadway, la scuola di Arti Drammatiche, il debutto nel '75 nel film Shampoo e, nel '77, l'inizio della leggenda, con l'interpretazione della Principessa Leia nel primo Star Wars.
Carrie era entusiasta della sceneggiatura, ma non immaginava il successo straordinario che il film avrebbe avuto, finendo per creare un profondo legame affettivo tra i tre protagonisti del film (con Mark Hamill e Harrison Ford).
Dopo numerose apparizioni televisive, Carrie Fisher, oltre a riprendere il ruolo di Leia per L'Impero Colpisce Ancora, partecipa a The Blues Brothers, interpretando l'ex fidanzata vendicativa senza nome di John Belushi.
Cementando le dicerie che spacciano Chicago come una città pericolosa, Carrie rischierà di soffocare per un cavolino di Bruxelles andato di traverso, ma Dan Aykroyd la salverà eseguendo la manovra di Heimlich.
Rischi del mestiere.
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