Sotto la lente: World Wrestling Federation
Continuiamo il nostro viaggio di analisi dei media "in corso d'opera" all'inizio del 1980, e lo facciamo con la federazione di wrestling oggi più celebre in assoluto, e ai tempi una delle più in vista nel territorio americano: la World Wrestling Federation.
Nel 1980, il boom del wrestling americano era imminente, e buona parte del merito va proprio alla compagnia appartenente alla famiglia McMahon.
Vediamo, dunque, tre dei wrestler più importanti del periodo, appartenenti alla WWF e alla categoria dei "buoni":
Bruno Sammartino
La Leggenda Vivente, con un regno di campione mondiale della durata di sette anni (e un altro di tre) alle spalle, Bruno Sammartino è veramente degno del soprannome "The Living Legend".
Con un'infanzia passata a nascondersi dai tedeschi sulle montagne dell'Abruzzo, e un'adolescenza passata ad essere vittima dei bulli americani a causa del suo fisico fragile (sì, fragile!) dovuto alle privazioni della guerra, Bruno decise di sfogarsi andando in palestra, apprezzando particolarmente il sollevamento pesi.
Dai pesi al wrestling il passo fu breve, dal debutto al successo mondiale, dato il suo talento, anche.
Nel 1980 Bruno fa il commentatore per lo show All Star Wrestling insieme a Vince McMahon Jr., ma la rivalità con il suo ex allievo Larry Zbyszko lo riporterà presto sul ring.
Tito Santana
Allenato da Hiro Matsuda e Bob Orton Sr., Tito Santana nel 1980 ha debuttato nel wrestling da soli quattro anni, ma già porta alla vita la cintura di campione di coppia, insieme a Ivan Putski.
Apprezzato per la sua notevole agilità, Santana, come Putski, lotta soprattutto in singolo nonostante la cintura tag team; tattica decisa dal duo per far sì che i due non si abituino troppo ad avere un compagno che gli guarda le spalle.
Ivan Putski
Relativamente basso ma estremamente robusto, Ivan Putski, conosciuto come "The Polish Hammer", il Martello Polacco, è campione di coppia insieme a Tito Santana.
Nato a Cracovia ma emigrato negli Stati Uniti in gioventù, Putski ha dodici anni di esperienza nel ring e li mette in mostra affrontando gli avversari in maniera estremamente solida.
Il suo lavoro di squadra e la sua attenzione alla lotta indipendente dal tag team partner sono le chiavi del loro regno di campioni.
Come premesso con la All Japan, a questo "assaggino" di buoni farà seguito un articolo per mostrare alcuni dei lottatori scorretti più importanti del periodo, appena, ovviamente, se ne presenterà l'occasione.
Restate sintonizzati!
Nel 1980, il boom del wrestling americano era imminente, e buona parte del merito va proprio alla compagnia appartenente alla famiglia McMahon.
Vediamo, dunque, tre dei wrestler più importanti del periodo, appartenenti alla WWF e alla categoria dei "buoni":
Bruno Sammartino
La Leggenda Vivente, con un regno di campione mondiale della durata di sette anni (e un altro di tre) alle spalle, Bruno Sammartino è veramente degno del soprannome "The Living Legend".
Con un'infanzia passata a nascondersi dai tedeschi sulle montagne dell'Abruzzo, e un'adolescenza passata ad essere vittima dei bulli americani a causa del suo fisico fragile (sì, fragile!) dovuto alle privazioni della guerra, Bruno decise di sfogarsi andando in palestra, apprezzando particolarmente il sollevamento pesi.
Dai pesi al wrestling il passo fu breve, dal debutto al successo mondiale, dato il suo talento, anche.
Nel 1980 Bruno fa il commentatore per lo show All Star Wrestling insieme a Vince McMahon Jr., ma la rivalità con il suo ex allievo Larry Zbyszko lo riporterà presto sul ring.
Tito Santana
Allenato da Hiro Matsuda e Bob Orton Sr., Tito Santana nel 1980 ha debuttato nel wrestling da soli quattro anni, ma già porta alla vita la cintura di campione di coppia, insieme a Ivan Putski.
Apprezzato per la sua notevole agilità, Santana, come Putski, lotta soprattutto in singolo nonostante la cintura tag team; tattica decisa dal duo per far sì che i due non si abituino troppo ad avere un compagno che gli guarda le spalle.
Ivan Putski
Relativamente basso ma estremamente robusto, Ivan Putski, conosciuto come "The Polish Hammer", il Martello Polacco, è campione di coppia insieme a Tito Santana.
Nato a Cracovia ma emigrato negli Stati Uniti in gioventù, Putski ha dodici anni di esperienza nel ring e li mette in mostra affrontando gli avversari in maniera estremamente solida.
Il suo lavoro di squadra e la sua attenzione alla lotta indipendente dal tag team partner sono le chiavi del loro regno di campioni.
Come premesso con la All Japan, a questo "assaggino" di buoni farà seguito un articolo per mostrare alcuni dei lottatori scorretti più importanti del periodo, appena, ovviamente, se ne presenterà l'occasione.
Restate sintonizzati!
Sammartino corregionale top, un mito.
RispondiEliminaTito Santana non lo sentivo da molto!!^^
Moz-
E considera che Tito non si è ancora ritirato ufficialmente! :D
EliminaMito Santana :D
EliminaMoz-