Sotto la lente: All Japan Pro Wrestling

Per quanto il wrestling sia una celeberrima disciplina colorata e appassionante, ci sono alcune realtà che, per quanto poco note al grande pubblico, si rivelano fondamentali per l'immaginario collettivo, talvolta persino a livello mondiale.
Per quanto il wrestling giapponese stia guadagnando sempre più popolarità oggigiorno, può essere ancora difficile barcamenarsi tra nomi e federazioni, soprattutto di un passato relativamente remoto, ragion per cui realizzerò alcuni articoli (e altri sul wrestling occidentale) per fare un po' il punto della situazione sui personaggi coinvolti.
Cominciamo con la All Japan Pro Wrestling:

 Giant Baba

Uno dei due allievi prediletti del padre del wrestling giapponese, lo scomparso Rikidozan, Giant Baba è anche uno dei due wrestler a ereditare il non facile compito di tenere alto l'onore del "puroresu".
Affetto da gigantismo sin da piccolo, Baba è alto 2,08 metri, e sfrutta le dimensioni dei suoi arti per avere la meglio sui suoi avversari.
Fondatore della All Japan Pro Wrestling, la sua dedizione si riconosce dal fatto che, sin da quando questa federazione è nata, nel 1960, non ha mai saltato nemmeno uno spettacolo, lottando in tutti almeno una volta.

Jumbo Tsuruta

Ex atleta di lotta greco-romana con una partecipazione alle Olimpiadi del '72, viene "reclutato" da Baba e spedito ad allenarsi in Texas, nella palestra di Dory Funk Jr.
Qui, diventa il primo wrestler giapponese ad essere tifato dal pubblico americano, grazie alla sua strettissima etica professionale.
Tornato in patria, si farà chiamare "Jumbo" perché il suo nome di battesimo, Tomomi, suonava troppo femminile (in effetti...).

Genichiro Tenryu

Ex lottatore di sumo di successo, Tenryu decide comunque di passare al wrestling nel 1976, a 26 anni.
"Reclutato" da Baba, indovinate dove viene mandato ad allenarsi.
Tornato in Giappone, per ora è ancora piuttosto "in basso" nelle card degli spettacoli, ma presto lo vedremo fare di più...

Gli articoli "sotto la lente" dedicati ai wrestler saranno sempre strutturati a tre a tre, scegliendo dei terzetti che abbiano qualcosa in comune (tendenzialmente la divisione buoni/cattivi), giusto per rendere il tutto di ancor più facile comprensione.
Al prossimo articolo, dunque!

Commenti

  1. Ahaha più che femminile, Tomomi sembra un qualcosa di ridicolo per un ammasso di muscoli XD
    Grande, invece, il Gigante Baba -che ovviamente conosco grazie all'Uomo Tige)

    Moz-

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    Risposte
    1. Per quel che so di lingua giapponese Tomomi è effettivamente un po' femmineo, e in linea generale proprio poco adatto XD
      Sì, l'Uomo Tigre è effettivamente molto utile per approcciarsi ad alcuni campioni giapponesi, il manga anche più dell'anime

      Elimina

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