80s Report, parte 2: prima settimana
Squadra che vince non si cambia, e siccome i vecchi report a fine settimana facevano il loro bel lavoretto, tornano in pompa magna anche ora che la "super missione temporale" è partita.
Il gennaio del 1980 è appena cominciato, e molti media mancano ancora all'appello, ma vediamo un po' di che si può parlare (di tanto).
Il gennaio del 1980 è appena cominciato, e molti media mancano ancora all'appello, ma vediamo un po' di che si può parlare (di tanto).
Fumetti
E con "fumetti", almeno per ora, si intendono solo quelli Marvel, perché quello c'è.
Ma, per fortuna, di roba buonissima in questo campo ne abbiamo assai: è un mese di uscite legate agli annual (numeri speciali col doppio delle pagine e una storia completa all'interno, solitamente realizzata da un team creativo totalmente o parzialmente diverso dal solito e con qualche personaggio ospite d'onore); un mese in cui il Dottor Strange finisce per collaborare sia con l'Uomo Ragno (anche se di fatto è più l'Uomo Ragno a salvare il Dottor Strange, dettagli) che con gli X-Men, le due testate più vendute e amate del periodo, segno che probabilmente la Casa delle Idee voleva spostare l'attenzione sullo Stregone Supremo; un mese in cui Frank Miller, il "nuovo", comincia a farsi vedere qui e là, e in cui Steve Ditko, la leggenda classica (notare come ho evitato di dire "vecchio"), fa capolino nelle avventure di Capitan Marvel (non Carol Danvers, però, attenzione, più avanti ne parlerò in modo maggiormente approfondito) e di Devil.
La sensazione di "vecchio e nuovo" viene anche rafforzata dalle trame vere e proprie di alcune delle storie narrate: Devil e l'Uomo Ragno, nelle rispettive testate, si ritrovano a fare i conti con le loro origini e con ciò che li ha resi quello che sono (e su The Amazing Spider-Man 200 farò, assolutamente, un articolo a parte), mentre la Torcia Umana, unica superstite di un attacco Skrull che ha fatto invecchiare fino allo stremo gli altri membri dei Fantastici Quattro, si trova a fare i conti con le sue incertezze, la sua sensazione di non essere all'altezza degli altri tre membri del gruppo, del suo essere quello che viene sempre aiutato.
Dopo tanti patemi d'animo, riuscirà a salvare i suoi compagni, grazie soprattutto alla sua determinazione a non arrendersi dopo ripetuti errori e fallimenti, riuscendo ad alleggerire un po' il peso sul suo cuore e riuscendo, tra l'altro, a rendere la sua famiglia allargata persino più forte di prima.
C'è però aria di nuovo anche in Uncanny X-Men, dove debuttano personaggi fondamentali come Emma Frost e Kitty Pryde, ma al contempo Banshee lascia il gruppo per via dei suoi problemi di salute.
Probabilmente, tutta questa voglia di giocare col passato, di ricordarsi delle proprie origini, o di altri tempi, è legata al fatto che questi albi sono usciti tutti durante i primi dieci giorni di gennaio, e, si sa, il periodo delle feste è un periodo in cui si tirano un po' le somme e si riflette sui tempi passati.
I supereroi Marvel sono sempre stati straordinariamente umani, e così è giusto che si raccolgano in riflessione e nel ricordo insieme ai propri lettori.
A parte Capitan America e il Punitore, che questo mese han fatto saltare un acquedotto durante un acceso scambio di vedute.
A parte Capitan America e il Punitore, che questo mese han fatto saltare un acquedotto durante un acceso scambio di vedute.
La distorsione del nastro incriccato sotto è un tocco di classe |
Wrestling
Il wrestling di quest'epoca era ancora lontano dalla coloratissima esplosione dell'era Gimmick di metà anni ottanta, e tendeva ad essere più "terra terra" e più vicina all'atleticismo classico, senza troppi fronzoli, almeno per i face, mentre gli heel avevano delle personalità ben più marcate.
Il che poteva essere un problema, perché alcuni incontri della All Japan Pro Wrestling, per quanto possano essere piacevoli o spettacolari da vedere per un fan molto affiatato e che sa riconoscere i gesti atletici e i tecnicismi, sicuramente sono ben più indigesti per il grande pubblico, che farà fatica a capire chi è chi.
Ma il fatto che ci fosse, nella WWF, una giovane promessa di nome Hulk Hogan è segno che le cose, presto, sarebbero cambiate.
Presto mi soffermerò maggiormente sui wrestler del periodo, soprattutto dal lato giapponese, che è molto meno "familiare" di quello italiano.
In qualunque decade vi troviate, viaggiatori del tempo, godetevi il week-end, presto ci saranno nuovi contenuti interessanti (oddio, spero, ma a me interessano) per voi!
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