Street Combat: ma noi ci conosciamo?

Signore e signori, oggi si parla di Street Combat, picchiaduro del 1993 per Super Nintendo vincitore del premio "titolo più banale" nella sua categoria.
Gli mancava solo la K.
Il gioco prevedeva due modalità: una da giocatore singolo, in cui si usa il protagonista e si affrontano vari avversari fino a raggiungere il finale, e una in multiplayer.
Come da copione, ambientazione urbana, colonna sonora hip hop da film d'azione del '91 e tutti i cliché del genere.
Nulla di imprevedibile, insomma.

Il protagonista è il tizio con gli occhiali che sembra Captain Commando, ha il suo classico set di mosse che variano dai semplici pugni e calci a cose più elaborate come la colonna di energia qui sopra.
Ma perché parlare di un picchiaduro abbastanza anonimo?
E perché quella mossa sembra familiare?
La risposta è semplice...

Il gioco era, originariamente, Ranma 1/2: Chounai Gekitou-hen, dedicato (ovviamente) a Ranma 1/2, spassoso manga di arti marziali (indiscriminate) e incomprensioni amorose della mai troppo lodata Rumiko Takahashi, che gli sviluppatori Irem decisero, forse in un moto di nostalgia verso l'era NES, di americanizzare alla grande per il pubblico occidentale.

Il problema è che, come spesso accade, i giochi su licenza basano gran parte del loro appeal proprio sul saper trasportare sullo schermo di gioco il carisma delle opere originali a cui si ispirano, e se a un gioco di Ranma levi tutte le idiozie come la posa a terra del protagonista nell'immagine qui sopra, non rimane molto, soprattutto se il setting generale della trasposizione americana risulta di una prevedibilità disarmante (basta pensare al titolo, sembra più un crossover che un gioco inedito).

Qui si può assistere a un esempio delle modifiche: a sinistra, Ranma contro Ryoga, a destra, Steven contro G.I. Jim, che in originale era il senpai Kuno.
Già è un personaggio sfigato di suo, figuriamoci se diventa un improbabile Guile con la spada.
E se credete che a lui sia andata male...

Guardate cos'è successo a sua sorella, Kodachi Kuno, la Rosa Nera.
Mi sa che non ride più.

Dettaglio divertente in chiusura: il seguente gioco di Ranma, invece, venne distribuito in tutto il mondo mantenendo la licenza, e viene tutt'oggi ricordato con un certo affetto dai fan.
Magari, se si fosse evitato di Captaincommandare anche questo, sarebbe andata meglio, o almeno ci saremmo risparmiati Kodachi clown.

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