Kinnikuman: breve storia di una grande falla nella cultura anime italiana
Si parlava la settimana scorsa di licenze di giochi per Nintendo (Entertainment System) e del loro essere ballerine in occidente, citando, tra gli altri, il caso di Kinnikuman, e chiamando in causa gli Exogini.
Ma perché?
E perché Kinnikuman è così importante, anche se ce lo siamo perso?
Ricapitolando un attimo: negli anni '80, in Italia vanno di moda gli Exogini, pupazzetti di varie forme e nomi assurdi, piccoli piccoli, collezionabili.
In Giappone, questi fanno parte di una linea molto più ampia di gomme da cancellare collezionabili, chiamate Kinkeshi, perlopiù basate, appunto, sui personaggi della serie Kinnikuman, ma dato il loro enorme successo in Italia ne vengono realizzate altre linee con personaggi differenti.
Ma chi è Kinnikuman e di cosa parla il suo anime?
Kinnikuman è un manga realizzato dal duo artistico Yudetamago, e pubblicato in originale sulla rivista Weekly Shounen Jump (per chi non lo sapesse, in Giappone i manga vengono pubblicati settimanalmente su rivistone che contengono moltissime serie diverse, e solo successivamente nei volumetti, chiamati Tankoubon, che vediamo nelle edicole e fumetterie nostrane).
L'omonimo protagonista è un cosiddetto Choujin, un superuomo, un supereroe: uno che in teoria è un modello da seguire che lotta contro i mostri malvagi per il bene della popolazione.
In teoria.
Suguru Kinniku, questo il suo nome in abiti civili, è egocentrico, codardo, dispettoso e narcisista, e questo lo rende un eroe problematico che raramente i governi chiamano quando c'è da risolvere una crisi, perché lo ritengono una scocciatura.
Il problema è che il nostro scoprirà, grazie al bassetto Meat che sarà poi la sua spalla e guida, che lui è anche il principe ereditario del pianeta Kinniku, un pianeta dove il punto focale dell'intera società è...
Il wrestling.
Suguru si ritroverà quindi costretto a lottare per il trono, o per dimostrarsi degno di appartenere alla famiglia reale del pianeta Kinniku, sempre controvoglia.
Ed è proprio qui che entra in scena l'importanza storica dell'opera.
Kinnikuman viene serializzato su rivista alla fine degli anni '70, e l'anime relativo, realizzato da Toei Animation (I Cavalieri dello Zodiaco, Dragon Ball, Sailor Moon) lo segue a ruota, e il successo è eclatante.
Kinnikuman è la prima opera di grande rilievo a commistionare azione e umorismo, momenti drammatici e altri ironici.
Se è vero che il protagonista è un idiota egocentrico, è anche vero che nel corso della serie farà amicizia con altri Choujin, fino a formare il classico gruppo di eroi protagonisti (e cattivi redenti, altro marchio distintivo dei manga per ragazzi successivi) che si spalleggiano l'un l'altro.
Se si tende a considerare Dragon Ball il padre del manga per ragazzi (Shounen, cioè appunto ragazzo) moderno, Kinnikuman è da considerarsi il padre di Dragon Ball, con la sua transazione dall'umoristico a tutto tondo a una sorta di mix tra azione dura e pura, cambi di fronte e forti legami d'amicizia, ispiratore di personaggi di videogiochi, di altri manga e anime e persino di wrestler reali (la Kinniku-Buster, mossa per eccellenza del protagonista, verrà adottata da diversi lottatori di fama mondiale, come il giapponese Antonio Inoki o l'attuale campione degli Stati Uniti WWE Samoa Joe).
Ma se era così famoso, perché non è mai arrivato in Italia, nei ruggenti anni '80 della licenza coatta di serie anime su serie anime?
Vallo a sapere.
Probabilmente si sarà perso nel mucchio, probabilmente la massiccia dose di riferimenti alla cultura pop giapponese e al wrestling (non così popolare da noi negli anni pre-1985) avrà spaventato un po' chi di dovere, sta di fatto che in Italia ce lo siamo perso, ed è indubbiamente un peccato, per quanto, invece, in altri paesi sia riuscito ad arrivare.
Dobbiamo "accontentarci" di Ultimate Muscle: The Kinnikuman Legacy, sequel dei primi anni 2000 della serie originale, con protagonista il figlio di Suguru, Mantaro, che ha subito un po' di sforbiciate censorie al suo passaggio in occidente causa Stati Uniti, come è accaduto sin troppo spesso in quegli anni, e che ha trovato poi una casa in Italia nel canale digitale Fox Kids/K2.
Ma perché?
E perché Kinnikuman è così importante, anche se ce lo siamo perso?
Kinnikuman e quell'altro tipo che fa wrestling |
In Giappone, questi fanno parte di una linea molto più ampia di gomme da cancellare collezionabili, chiamate Kinkeshi, perlopiù basate, appunto, sui personaggi della serie Kinnikuman, ma dato il loro enorme successo in Italia ne vengono realizzate altre linee con personaggi differenti.
Ma chi è Kinnikuman e di cosa parla il suo anime?
Kinnikuman è un manga realizzato dal duo artistico Yudetamago, e pubblicato in originale sulla rivista Weekly Shounen Jump (per chi non lo sapesse, in Giappone i manga vengono pubblicati settimanalmente su rivistone che contengono moltissime serie diverse, e solo successivamente nei volumetti, chiamati Tankoubon, che vediamo nelle edicole e fumetterie nostrane).
L'omonimo protagonista è un cosiddetto Choujin, un superuomo, un supereroe: uno che in teoria è un modello da seguire che lotta contro i mostri malvagi per il bene della popolazione.
In teoria.
Siamo tutti un po' Kinnikuman... |
Il problema è che il nostro scoprirà, grazie al bassetto Meat che sarà poi la sua spalla e guida, che lui è anche il principe ereditario del pianeta Kinniku, un pianeta dove il punto focale dell'intera società è...
Il wrestling.
Infatti lui sta quasi sempre in calzoncini |
Ed è proprio qui che entra in scena l'importanza storica dell'opera.
Kinnikuman viene serializzato su rivista alla fine degli anni '70, e l'anime relativo, realizzato da Toei Animation (I Cavalieri dello Zodiaco, Dragon Ball, Sailor Moon) lo segue a ruota, e il successo è eclatante.
Kinnikuman è la prima opera di grande rilievo a commistionare azione e umorismo, momenti drammatici e altri ironici.
Se è vero che il protagonista è un idiota egocentrico, è anche vero che nel corso della serie farà amicizia con altri Choujin, fino a formare il classico gruppo di eroi protagonisti (e cattivi redenti, altro marchio distintivo dei manga per ragazzi successivi) che si spalleggiano l'un l'altro.
Se si tende a considerare Dragon Ball il padre del manga per ragazzi (Shounen, cioè appunto ragazzo) moderno, Kinnikuman è da considerarsi il padre di Dragon Ball, con la sua transazione dall'umoristico a tutto tondo a una sorta di mix tra azione dura e pura, cambi di fronte e forti legami d'amicizia, ispiratore di personaggi di videogiochi, di altri manga e anime e persino di wrestler reali (la Kinniku-Buster, mossa per eccellenza del protagonista, verrà adottata da diversi lottatori di fama mondiale, come il giapponese Antonio Inoki o l'attuale campione degli Stati Uniti WWE Samoa Joe).
Guardate com'è contento |
Vallo a sapere.
Probabilmente si sarà perso nel mucchio, probabilmente la massiccia dose di riferimenti alla cultura pop giapponese e al wrestling (non così popolare da noi negli anni pre-1985) avrà spaventato un po' chi di dovere, sta di fatto che in Italia ce lo siamo perso, ed è indubbiamente un peccato, per quanto, invece, in altri paesi sia riuscito ad arrivare.
Dobbiamo "accontentarci" di Ultimate Muscle: The Kinnikuman Legacy, sequel dei primi anni 2000 della serie originale, con protagonista il figlio di Suguru, Mantaro, che ha subito un po' di sforbiciate censorie al suo passaggio in occidente causa Stati Uniti, come è accaduto sin troppo spesso in quegli anni, e che ha trovato poi una casa in Italia nel canale digitale Fox Kids/K2.
Ultimate Muscle ovviamente l'ho visto e si notava che era stato manomesso un pochetto (musiche, mi pare, ma anche qualche sfondo un po' cafonesco per essere giapponese).
RispondiEliminaPerché l'originale non è arrivato? Bella domanda. Non credo per la sua giapponesità: c'erano altri cartoni scrausissimi molto nipponici.
Mi viene da pensare: e se fosse per la questione Exogini?
Moz-
Potrebbe effettivamente essere stata "colpa" degli Exogini, ma questo solo dall'87 in poi, anno in cui gli alieni collezionabili sbarcano in Italia.
EliminaL'anime inizia, in Giappone, nel 1983, quindi c'è stato un gap di quattro anni in cui ci si poteva pensare (anzi nell'87 era già finito).
È pur vero che, ai tempi, gli anime arrivavano in Italia anche con un decennio e più di ritardo.
Penso si sia trattato probabilmente di una "tragica fatalità", la stessa che ha reso l'anime, contemporaneo o quasi a Kinnikuman, High School! Kimengumi celebre in Francia e sconosciuto da noi (e nel resto del mondo, Giappone escluso)
Sì, io penso a una fatalità per gli anni precedenti, e poi la colpa degli Exogini in seguito. Da noi è arrivata talmente tanta roba che è difficile raccapezzarcisi... probabilmente gli acquisti erano fatti anche casuali, a pacchetti di più proposte: Kinnikuman non è arrivato. Fa strano però una cosa, su tutte: negli anni, NESSUNA rivista specializzata italiana ha mai cagato troppo questo titolo...
EliminaMoz-
Forse perché era troppo vecchio per le riviste anime?
EliminaO troppo difficile da tradurre o da reperirne materiale, ricordo che, anche solo per Dragon Ball, certe riviste facevano di quegli strafalcioni di trama...
Sì, che piaga, quella! Non c'era molta gente competente...
EliminaMoz-